L’altra faccia del piacere

La piccola morte: quando l'orgasmo è estasi

le droghe ci schiavizzano sfruttando i meccanismi del piacere.

E’ un modo come altri per  alzare i livelli di un ormone, chiamato dopamina, che attiva la sensazione di  piacere. Le droghe causano la dipendenza alterando questo meccanismo naturale.

L’uomo che coglie l’invito di uno sguardo femminile; la giovane che ondeggia  sentendosi ammirata; il bimbo che sorride beato sul seno della madre; il
buongustaio che annusa l’aroma di tartufo; e persino il polpo che sbircia la  preda acquattato nella sua fortezza di sassi. Sono tutte espressioni di un
meccanismo fondamentale nella nostra vita, che l’uomo condivide con gli  animali, anche i piu’ primitivi: il piacere. Il piacere è infatti un ingegnoso,
utilissimo sistema, creato dall’evoluzione milioni di anni fa per “convincere”  le prime forme di vita a mangiare, riprodursi e quindi a garantire la
sopravvivenza e la continuazione della specie.

Che differenza c’è tra il piacere procurato da una tavoletta di cioccolato e dalla cocaina ? A parte la qualità degli effetti, E’ soprattutto una questione
di desiderio. Quello del cioccolato E’ saziabile, quello della cocaina sempre  meno.

Oggi gli scienziati stanno però scoprendo che, come tutte le medaglie, anche il piacere ha un rovescio, un aspetto negativo. E’ sfruttando i suoi
meccanismi, infatti, che droghe come alcol, nicotina, oppiacei (per esempio  l’eroina) e anfetamine, provocano quella terribile schiavitu dell’individuo
che viene chiamata dipendenza. Una malattia del cervello che spinge milioni di  persone in tutto il mondo alla continua e talvolta spasmodica ricerca e
all’abuso di sostanze che garantiscono il piacere voluto solo se assunte in  continuazione. E provocano disagio, fino a gravi crisi di astinenza, in chi
non puo assumerle o non ci riesce. Oggi, per fortuna, questi stessi studi  stanno anche producendo armi che liberano dalla dipendenza e perfino terapie
per altre disfunzioni come il dolore e l’obesità.
Le droghe sono molte, ma quelle classiche sono cinque, tutte di origine naturale. Sono alcol, nicotina, cocaina, tetraidrocannabinolo (sostanza attiva
di marijuana e cannabis) e oppio (dal quale derivano eroina e morfina). Sono le “top five”: le altre sono tutte imitazioni di questi “prototipi” che sono
con l’uomo da sempre, dall’origine dell’umanità.

Che cos’hanno di magico e diabolico queste sostanze?

Perche rendono schiavi tanti uomini?

Finora si davano soprattutto interpretazioni psicologiche, sociologiche, etiche.

Gli studi sul cervello stanno però rivelando che ci sono altre radici: appunto nei  meccanismi del piacere.La sensazione che noi chiamiamo piacere è causata da un antico meccanismo chimico, “inventato” da insetti e molluschi milioni di anni fa, che l’uomo,  loro discendente nell’albero evolutivo, ha ereditato. Se questo meccanismo si è mantenuto inalterato cosi a lungo, spiegano i ricercatori, significa che  essenziale per la sopravvivenza. E infatti lo è: nessuno si accoppierebbe e neppure mangerebbe, operazioni che richiedono un forte dispendio di energia, se non per il premio in piacere che queste azioni danno. Per questo tra i
cento miliardi di cellule (neuroni) che popolano il nostro cervello, c’è una famiglia di poche decine di migliaia che ha il compito di procurarci il
piacere. Proprio perchè sono state favorite dalle leggi dell’evoluzione, queste cellule danno in genere “piacere” quando sono attivate da azioni che si
sono rivelate buone per la sopravvivenza e per la continuazione della specie: oltre a mangiare e fare l’amore, anche uccidere il proprio nemico, conquistare
nuovi territori di caccia o soldi, o potere, perfino andare bene a scuola. Se però il comportamento che da piacere viene ripetuto, i livelli iniziali di
soddisfazione diminuiscono: il “piacere” derivato dalla terza porzione del proprio piatto preferito non Ë piu quello del primo boccone. Il “desiderio” di
quel piatto sembra sparire come un fiume carsico, pronto però a riaffiorare a distanza di tempo.

(Perché il sesso da piacere? Perché se cosi non fosse nessuno svolgerebbe un’attività talmente faticosa. E la vita si estinguerebbe. Il meccanismo
naturale del piacere, nato per premiare comportamenti utili come riprodursi, è sfruttato dalle droghe per schiavizzarci.)

Per molti stimolanti, come il cioccolato, il sesso e i soldi, il “piacere” ha insomma un tetto, una soglia massima. In pratica Ë come se il “desiderio” si
autoregolasse, per fare in modo che la ricerca di comportamenti che danno piacere non diventi ossessiva, eccessiva, e quindi negativa per la
sopravvivenza. Le principali droghe o “sostanze d’abuso” (cosi chiamate perche costringono a un uso eccessivo) causano un corto circuito in questo raffinato
meccanismo di autoregolazione: il loro effetto di “piacere” scompare molto velocemente, come per il sesso e il cibo. Ma a differenza del piacere ottenuto
con questi comportamenti, quello acceso dalle droghe fa inceppare il meccanismo di regolazione e tiene continuamente attivo il “desiderio”. In
pratica: mentre il desiderio di mangiare scema dopo qualche piatto, il desiderio di chi consuma sostanze d’abuso non si spegne mai e diventa brama,
ossessione, infine dipendenza.
Come fanno le sostanze d’abuso a causare questa confusione? Sostituendosi al linguaggio chimico con il quale i neuroni si “parlano”: in particolare
modificando il ciclo di un ormone chiamato dopamina. In pratica imbrogliando i neuroni e aggirando i loro meccanismi di difesa dall’eccesso di desiderio. Ed
Ë proprio la scoperta di questo “imbroglio” a dare oggi ai ricercatori qualche speranza in piu nella lotta contro la dipendenza.

COSI’ LE DROGHE IMBROGLIANO IL CERVELLO
Nel disegno qui sotto il ciclo della dopamina e le alterazioni provocate da alcune droghe. La dopamina Ë un neurotrasmettitore, prodotto nell’area
tegumentale ventrale” e rilasciato nella corteccia e nel nucleus accumbens, che serve a trasmettere sensazioni di piacere da una cellula cerebrale
(neurone) all’altra. Le droghe aumentano la quantità di dopamina nel cervello (e quindi piacere) in vari modi e rendono insaziabile il desiderio, causando cosi la dipendenza.

QUANDO ANCHE IL SESSO DA’ DIPENDENZA

Ci sono molti modi per elevare il livello di dopamina (e le sensazioni di piacere) senza ricorrere a sostanze chimiche e quindi in modo “sano”: sciare
bene, conquistare una donna o un uomo, fare un massaggio, guidare un’auto veloce. Ma anche comprarsi un vestito, ascoltare un concerto, giocare a poker, vedere una mostra, ammirare un paesaggio. A volte, però, anche questi comportamenti diventano ossessivi.
La corsa in auto diventa una sfida con la morte, la conquista di una donna un’esigenza irrinunciabile, il cibo una continua abbuffata, la fitness una
ossessione, il gioco d’azzardo una necessità. In qualche modo questi comportamenti finiscono cioe per creare una dipendenza, simile a quella delle
droghe. Non è però chiaro quali possano essere – se ci sono – i meccanismi biologici di questa dipendenza.
I ricercatori sospettano però che siano in qualche modo collegati alla depressione. Con l’uso di farmaci antidepressivi, infatti, in genere diminuisce anche questo tipo di dipendenza. E si Ë dimostrata efficace anche la terapia psicanalitica.

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