ll razzismo è un crimine

di Francesca Alberti

Passeggiando per Pietrasanta ho notato un gran numero di manifesti con scritto “il razzismo è un crimine”, trovo assurdo che ancora oggi si debba parlare di razzismo. Col termine razzismo si intende ogni tendenza, psicologica o politica che fondandosi sulla presunta superiorità di una razza sulle altre, favorisca o determini discriminazioni sociali. Come possiamo ancora parlare di razzismo nel 2017, non abbiamo imparato nulla dalla storia? A quanto pare no! Secondo un’indagine Istat del maggio 2016 l’Italia è il paese più islamofobo d’europa emerge l’esistenza di una piramide dell’odio alla cui base si pongono stereotipi, rappresentazioni false e fuorvianti e il quadro generale che è quello di un paese che troppo spesso cede agli stereotipi e alla paura del “diverso”. Il 48,7% degli intervistati ritiene che, in condizioni di scarsità di lavoro, i datori di lavoro dovrebbero dare precedenza agli italiani; il 35% pensa che gli immigrati tolgano lavoro agli italiani; e ancora il 65% degli italiani pensa che i rifugiati siano un peso perché godono dei benefit sociali e del lavoro degli abitanti.

Qualche sera fa guardando il film The Help mi sono resa conto che purtroppo le cose non sono molto cambiate. Il film tratto dal romanzo L’aiuto di KAthiryn Stockett, narra la storia di tre domestiche “negre” come vengono definite nel film, nell’America degli anni 60 in un razzismo tanto ipocrita quanto esibito e consapevole.Erano gli anni della lotta per i diritti civili e se spesso la storia ha ricordato grandi uomini che ne divennero porta voci e simbolo come Martin Luther King, furono spesso le donne, nella loro quotidianità a dare il là ai cambiamenti maggiori. Basti pensare a Rosa Parks che nel 1955 si rifiutò di cedere il posto sull’autobus ad un bianco dando il via al boicottaggio dei mezzi di trasporto e accendendo la miccia al movimento dei diritti civili che poi fini per cambiare l’America iper conservatrice. Una sensazione di rabbia impotente promana dallo schermo quando si assiste a soprusi mascherati dal bon ton, cosi come all’emarginazione di chi, dalla parte di chi ha la pelle bianca, osa disturbare un quieto equilibrio che per mantenersi tale deve ignorare i diritti di persone dal cui lavoro dipende il proprio benessere. L’UNESCO dichiara che “tutti gli esseri umani appartengono alla stessa specie e provengono dallo stesso ceppo” (Dichiarazione sulla razza e i pregiudizi razziali 1978), secondo la Bibbia Dio creò due esseri umani Adamo ed Eva, e disse loro “Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite la terra” (Genesi 1:28). Il razzismo è un peccato: “Certo se adempite la legge come dice la Scrittura Ama il prossimo tuo come te stesso’ fate bene; ma se avete riguardi personali, voi commettete un peccato e siete condannati dalla legge quali trasgressori“. Dio ci ha dato questo paradiso terreno e l’uomo dotato di libero arbitrio negli anni ha commesso i peggiori crimini contro la sua stessa specie, trovando le peggiori giustificazioni, politiche economiche e razziali. L’odio e la cattiveria fanno da sempre parte dell’imperfezione umana, di quella specie che si differenzia da quella animale grazie allo sviluppo di un cervello dotato di intelligenza e ragione, abbiamo bisogno di sperare e sognare un futuro costruito sui gravi errori commessi in passato, dove la storia sia, per le generazioni future un insegnamento a non ricadere negli stessi sbagli, dove l’uguaglianza e la fratellanza siano un dovere, rispettando e amando il prossimo come noi stessi.

luoghi comuni:

«Sono troppi», «Portano il terrorismo» ” ci rubano il lavoro” “prima agli Italiani” “portano le malattie” “prendono 30 euro al giorno”

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