Tutti Zitti??

di Alberti Francesca

Sabato pomeriggio si è svolta in piazza duomo a Pietrasanta la manifestazione “Le vittime innocenti” iniziativa dedicata da l’Anlaids Versilia  ai 43 giovani scomparsi dal 1980 ad oggi per colpa del virus dell’HIV. Iniziativa molto toccante dove ho avuto il piacere di incontrare Maria Cristina Tognetti responsabile Anlaids Versilia e autrice del libro ‘Tutti Zitti’ scritto in memoria del fratello Stefano morto di Aids. Avevo letto questo libro tempo fa, descrive con molta rabbia e tristezza i primi casi di Aids, erano gli anni 80 vi era molta disinformazione e poche cure disponibili, il personale medico era poco preparato e l’unica cosa certa era che dopo la diagnosi sarebbe arrivata una morte lenta e dolorosa. I familiari venivano lasciati soli con molte domande a cui nessuno sapeva rispondere, i medici e gli infermieri avevano paura del contagio. Il virus si stava diffondendo, era quel virus delle persone che “se l’erano cercata” colpiva tossicodipendenti, gay e prostitute, per la chiesa era una punizione divina per aver avuto una vita nel peccato, nei paradisi artificiali, nella promiscuità e nei rapporti contro natura. Iniziarono le prime campagne choc  di sensibilizzazione, ricordiamo tutti quella se “lo conosci lo eviti” dove si vedeva il contagiato con un’alone viola che andava in giro come un untore, un’altra molto toccante dove si vedeva un malato in punto di morte  sul letto d’ospedale circondato dalla disperazione dei suoi cari, con le sembianze di Cristo in croce.

Fortunatamente la medicina ha fatto passi avanti, oggi con una diagnosi precoce è possibile con l’impiego di un insieme di farmaci abbassare la carica virale e poter condurre una vita normale . È grazie soprattutto alle prime vittime che abbiamo ricordato pronunciando i loro nomi al suono della campana tibetana, sabato in un freddo pomeriggio sdraiandoci a terra su un lenzuolo bianco con delle croci di legno levigate dal mare, e dei palloncini che abbiamo poi fatto volare in cielo, con un pensiero per mostrare il vuoto di chi non c’ è più. Nonostante i progressi della medicina va ricordato che il virus non è stato debellato, anzi come spiega la dottoressa Antonella Vincenti che si occupa delle 600 persone in cura al reparto malattie infettive al NOA di Massa, il numero dei contagi è in lieve aumento, ogni anno si registrano 12mila sieropositivi, e il problema è ancora più grande perché va considerato il “sommerso” , ossia le persone che sono sieropositive senza saperlo, che pensano sia un problema riguardante una determinata categoria di persone a rischio.

Purtroppo non è cosi vi è un crescente numero di nuovi casi soprattutto tra i giovani a causa dell’abbassamento dell’età dei primi rapporti sessuali, le famiglie non informano i giovanissimi sull’importanza dell’utilizzo del preservativo perché pensano che il sesso sia una cosa da adulti e che i loro figli giochino ancora con le bambole e i videogiochi; invece ragazze di 12/13 anni hanno già rapporti sessuali con i loro coetanei. Inoltre molti nuovi casi anche tra le persone eterosessuali che contraggono il virus nelle relazioni extraconiugali, contagiando poi i partner, importantissimo quindi l’uso del preservativo che protegge anche da molte altre malattie a trasmissione sessuale, che facilitano il contagio da virus HIV, quali epatiti, herpes, sifilide, candida e gonorrea. L’informazione è la prima forma di prevenzione ricordo che è possibile effettuare il test gratuito senza necessità di richiesta medica, anche presso il nostro centro PCA a Pietrasanta, dove vengono distribuiti gratuitamente preservativi e siringhe e che l’elenco completo dei centri è consultabile sul sito www.anlaidsonlus.it.

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*