La paura dell’Aids e i nuovi stimolanti hanno cambiato il mondo della droga

La paura dell’Aids e i nuovi stimolanti hanno cambiato il mondo della droga
di Michele Morabito

PIETRASANTA. Droga, cambia il panorama dei consumi, ma non accenna ad estinguersi il fenomeno. Alcuni anni fà Pietrasanta era un fiorente mercato di eroina, un fenomeno che tutte le associazioni che in città hanno operato – Sert, Pca, Sims e forze dell’ordine – sono concordi nel valutare in calo tanto che si può dire che la città ha finito di essere un centro di spaccio di eroina e che il numero dei tossicodipendenti è radicalmente diminuito. ma contemporaneamente non si può dire che sia terminato il mercato della droga, che si è invece evoluto in una dimensione non meno pericolosa, verso il consumo di psicostimolanti, le “nuove droghe”, così come vengono definite; anche se nuove in verità non sono visto che già da alcuni sono sul mercato e che non sono meno pericolose.
«Il panorama attuale del consumo di droga in Versilia», spiega il dottor Intaschi, medico del servizio tossicodipendenze dell’Asl Versilia, «è difficile da sintetizzare in poche parole; si è passati da una prevalenza di consumo di neurodeprimenti, quali l’eroina, al consumo di psicostimolanti, quali l’ecstasy, di cui tanto si parla in queste settimane, senza però dimenticare la cocaina che è un fenomeno ancora più vasto di quello delle pasticche. Sono affermazioni che non trovano riscontro nei dati della nostra utenza dato che si rivolgono a noi soprattutto gli eroinomani, la cui età sta progressivamente accrescendosi, mentre difficilmente si rivolge a noi il consumatore di pasticche convinto che i rischi siano minori e che non si crei una dipendenza; cosa assolutamente falsa. Il perché di questa evoluzione che non è solo versiliese, ma dell’intero mercato, è spiegabile con vari motivi: è convincente la teoria per cui la diffusione di una droga sia paragonabile all’esplosione di una epidemia contro la quale si creano nella società degli anticorpi, poi si presenta una nuova droga e così via. Contro l’eroina a Pietrasanta ha certamente influito l’azione nostra e di associazioni quali il Pca ed il Sims che hanno contribuito a dare un aiuto a chi voleva uscirne, ma soprattutto credo che abbia influito la diffusione dell’Aids che ha funzionato da deterrente contro le droghe da assumersi per endovenosa. Ciò ha aperto paradossalmente il campo alle nuove droghe – che nuove poi non sono – assunte per via orale, che sembrano più “pulite” e che qualcuno ancora giudica come un passo avanti rispetto al passato».
«Sarebbe un errore”», spiega Roberto Nardini, presidente del Progetto comunità aperta, che ha la sede in via Stagio Stagi – sede la cui apertura ebbe una lunghissima opposizione di parte della popolazione – «credere che il panorama della droga è cambiato o che l’eroina non è più un problema a Pietrasanta. Ciò che è cambiato è il mercato, Pietrasanta non è più uno spaccio di eroina, grazie anche alla nostra azione che ha aiutato molti tossicodipendenti a trovare un punto di appoggio e le autorità sanitarie a correggere i dosaggi della terapia metadonica per renderla finalmente efficace; siamo stati dei pionieri in questa via, tanto che nei giorni scorsi c’è stato un convegno dal titolo “Pietrasanta come Erice” nella formula del talk show condotto da Romano Battaglia, in cui appunto si è parlato delle nuove terapie».
«Per quanto riguarda le nuove droghe», continua Daniele Baldi, presidente della Difesa dei diritti dei tossicodipendenti, «così come sono chiamate, esistono da sempre, ma solo adesso sono diventate fenomeno di mercato; il grande errore è credere che i consumatori di ecstasy siano consumatori esclusivi; in realtà alla pasticca si accoppia spesso l’alcool e lo spinello e talvolta come autoterapia l’eroina, che funge da calmante rispetto allo sballo provocato dagli psicostimolanti; è un circolo vizioso che porta di nuovo alla che dipendenza. Non accade invece l’opposto, cioè che l’eroinomane passi allo psicostimolante».
Difficile, dunque affermare che il fenomeno della droga sia un fenomeno in via di estinzione, ma come intervenire? «I risultati di questi anni», afferma il maresciallo dei carabinieri di Pietrasanta, «sono stati molto positivi; da parte nostra consideriamo il fenomeno eroina quasi debellato per quanto riguarda il centro di Pietrasanta, mentre sempre qua nel centro storico è pressoché inesistente il fenomeno ecstasy, legato prevalentemente ai locali da ballo, comunque tenuti in stretta osservazione ogni fine settimana. Per quanto riguarda la prevenzione, sarebbe auspicabile una collaborazione più stretta tra forze dell’ordine, disponibili a portare la propria esperienza, e scuole, che non sempre si dimostrano interessate a tali iniziative».
Meno ottimisti gli operatori del Sert sugli psicostimolanti: «Bisogna intervenire più profondamente», conclude il dottor Intaschi, «direi a livello culturale, dato che la scelta di un divertimento sano sembra per i giovani più difficile che la scelta dello sballo. Da parte nostra abbiamo attivato in collaborazione con altre associazioni il progetto “Il Filo” che offre a tutti un numero verde (800274233 dalle 15 alle 18) per offrire informazioni; la telefonata è gratuita e anonima».

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